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La Commissione Europea pubblica il report sul Regolamento Cartolarizzazioni

Lo scorso 10 ottobre 2022 la Commissione Europea ha pubblicato una relazione riguardante il Regolamento Cartolarizzazioni (Regolamento (EU) 2017/2402).

Il Regolamento Cartolarizzazioni, come noto, in vigore dal 1° Gennaio 2019, ha delineato un nuovo quadro regolamentare per le operazioni di cartolarizzazione. Ha infatti introdotto il concetto di cartolarizzazioni semplici, trasparenti e standardizzate (“STS”), delineando così i criteri dettagliati che un’operazione deve soddisfare per essere definita come STS. Dall’altra ha delineato un quadro normativo e regolamentare applicabile a tutte le operazioni di cartolarizzazione.

Secondo l’art. 46 del Regolamento Cartolarizzazioni, la Commissione Europea era tenuta a presentare una relazione al Consiglio e al Parlamento Europeo, concernente il concreto funzionamento del Regolamento entro il 1° gennaio 2022.

Tale relazione giunge dopo più di tre anni dall’entrata in vigore del Regolamento Cartolarizzazioni e riguarda un’ampia gamma di questioni e tiene conto delle tematiche sollevate dalle European Supervisory Authorities (“ESAs”), dal parere espresso dal Joint Committee dell’ESAs (il “JCO”) e della consultazione pubblica condotta dalla Commissione.

In generale, la Commissione ha dichiarato che attualmente non reputa necessario apportare modifiche legislative al testo del Regolamento Cartolarizzazioni in quanto è necessario un ulteriore periodo di osservazione, ma ha riconosciuto che sia necessaria una “messa a punto” soprattutto con riferimento alla disclosure di informazioni.

Inoltre la Commissione ha cercato di chiarire alcuni punti del Regolamento che fino ad ora sono stati oggetto di incertezza per il mercato.

La Commissione ha ravvisato la necessità di rivedere la portata delle informazioni fornite agli investitori ed ha pertanto invitato l’ESMA a modificare i modelli informativi al fine di adeguarli alle esigenze degli investitori stessi.

Infine, una questione fondamentale affrontata nel report concerne il trattamento prudenziale delle cartolarizzazioni. Per tale motivo, la Commissione, dopo aver ricevuto il parere del JCO, sta ora preparando una relazione che prenderà in considerazione il quadro prudenziale della cartolarizzazione nel suo complesso.

Tra i vari punti che sono stati coperti dalla relazione segnaliamo i seguenti:

1. Disclosure

Dal report emerge che la Commissione ha riconosciuto che potrebbe essere necessario rivedere la portata delle informazioni fornite agli investitori, tenendo conto delle informazioni che gli investitori non ritengono rilevanti o necessarie.

Nel report la Commissione ha pertanto chiesto all'ESMA di rivedere i modelli di segnalazione relativi all’attività (c.d. asset level reporting templates) per risolvere eventuali difficoltà nella compilazione dei campi, invitandola ad adeguare i modelli al fine di eliminare i campi non necessari e di allinearli maggiormente alle esigenze degli investitori, rendendoli adatti a qualsiasi tipo di cartolarizzazione.

La Commissione si è evidentemente resa conto della inutilità di alcuni campi previsti dai templates ESMA nonché della indisponibilità di alcune informazioni per alcune tipologie di attivi.

2. Cartolarizzazioni private

La Commissione, disattendendo alcune richieste pervenute dal mercato e in mancanza di consenso tra gli operatori del mercato su quale debba essere la definizione, ha affermato che la definizione di cartolarizzazione privata (ossia una cartolarizzazione in cui le notes non sono quotate in un mercato regolamentato dell'UE e quindi non è necessario redigere un prospetto in conformità al Regolamento Prospetto) non debba essere modificata, non ritenendo pertanto di limitare la tipologia di operazioni che debbano sottostare alle principali disposizioni del Regolamento Cartolarizzazione.

Dall'altro lato, la Commissione ha proposto che per tutte le cartolarizzazioni private vi sia un unico modello ESMA, adattato in particolare alla necessità delle autorità di vigilanza di avere una visione d’insieme del mercato e delle principali caratteristiche delle operazioni private. Pertanto, per le cartolarizzazioni private, un unico modello ESMA prenderebbe il posto degli attuali modelli di segnalazione ESMA.

3. Cartolarizzazioni sostenibili

In relazione alla disclosure di informazioni relative alla sostenibilità, la Commissione ha accolto alcune raccomandazioni della European Banking Authority (l’“EBA”), contenute nel report per le cartolarizzazioni sostenibili del 2 marzo 2022, secondo cui:

  • dato l’attuale esiguo numero di “attività green”, piuttosto che istituire un quadro specifico per le cartolarizzazioni green, lo standard europeo esistente per i green bond dovrebbe essere utilizzato per le cartolarizzazioni; e
  • le principali informazioni relative all’impatto negativo sulla sostenibilità attualmente applicabili alle cartolarizzazioni STS dovrebbero essere estese a tutte le cartolarizzazioni.

Il requisito di ulteriori informazioni ESG dovrebbe essere accolto con favore dagli investitori, ma la richiesta di determinate informazioni potrebbe causare difficoltà nel caso in cui i debitori delle attività sottostanti non siano in grado di fornire le informazioni da divulgare. Si prevede pertanto che questi aspetti vengano ulteriormente considerati dall'EBA e dalla Commissione.